Chiunque possieda un account Google può utilizzare Google Drive, il nuovo servizio
per conservare e condividere i file online e visualizzarli su diversi dispositivi. A questo indirizzo di Youtube un breve video introduttivo
Progetti di ricerca e attività didattico-educative sono solo alcuni dei campi che possono sfruttare le grandi potenzialità offerte da Google Drive e dagli altri servi di cloud computing apparsi negli ultimi anni.
Avere uno spazio online in cui conservare i propri documenti o le proprie ricerche permette di avere dei documenti che durano potenzialmente per sempre. La possibilità di visualizzarne i contenuti su diversi dispositivi permette per esempio ad un team o ad una classe, di collaborare in tempo reale ad uno stesso documento, oppure di creare un database collettivo di fonti consultabile da chiunque in qualsiasi momento.
Google Drive è solo uno degli strumenti che risiedono nell’ambiente G Suite. Ma su questo ambiente torneremo in un’altra occasione. Intanto un primo approccio a questo indirizzo.
Il cloud computing offre offre risorse in un modo che è conveniente, facile da distribuire e aggiornare.
Uno degli strumenti utili, soprattutto in campo didattico è Evernote, che oltre a fornire le applicazioni necessarie per condividere note, immagini, audio, cura alcuni blog dedicati all’argomento. Ecco i due a mio avviso più interessanti:
- quello in italiano raccoglie le esperienze di utilizzo di alcuni utenti nei più svariati campi e vi tiene sugli ultimi aggiornamenti e strumenti a vostra disposizione;
- quello in inglese, interamente dedicato all’utilizzo in ambito scolastico e raccoglie video, case study e un forum di discussione.
Altri interessanti programmi basati sul cloud computing e alcune idee sul loro utilizzo didattico potete trovarle sul blog di Giuntiscuola