Digital History Blog

STORIA DIGITALE: SAPERE STORICO E INSEGNAMENTO DELLA STORIA

UTILITÀ E INUTILITÀ DELLA STORIA – IN COLLABORAZIONE CON IL MUSEO DEL ‘900 DI MESTRE

Febbraio 17, 2022
Dalla Redazione

PERCHÉ DOBBIAMO STUDIARE LA STORIA

 

 

Sabato 19 febbraio, dalle ore 15.00 alle 17.00, M9 – Museo del ’900 presenta la pubblicazione Utilità e inutilità della storia a cura della Redazione de Il Bollettino di Clio (Mnamon 2021).A partire dalla domanda “a che serve la storia”, che riprende attualizzandolo il tema dell’Apologia della storia o mestiere dello storico di Marc Bloch, il volume raccoglie contributi e riflessioni di studiosi e ricercatori, assieme ad esperienze didattiche, e pone la questione del senso dell’insegnamento e dell’apprendimento di questa disciplina oggi, alla luce dei mutamenti della società e delle forme della comunicazione storica.

Nel corso del webinar interverranno Fulvio Cammarano, docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Bologna; lo storico e scrittore Carlo Greppi; Scipione Guarracino, già docente di Metodologia della storia presso la Facoltà di Scienze politiche di Firenze; il Presidente dell’Associazione Clio’92, Ivo Mattozzi; e Michelangela Di Giacomo, storica e curatrice di M9 – Museo del ’900.

Il webinar sarà trasmesso sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di M9.

Il Bollettino di Clio N. 15 – Utilità e inutilità della storia

Luglio 7, 2021
Dalla Redazione

Utilità della storia

 

PERCHÉ DOBBIAMO STUDIARE LA STORIA

A cura di Giuseppe Di Tonto

E’ una domanda che spesso viene posta dagli studenti ai docenti di storia Essa nasconde altri interrogativi certamente non retorici: a cosa serve studiare la storia? Ci servirà a qualcosa da adulti nella nostra vita futura?

La domanda, che potrebbe essere proposta come epigrafe di questo numero de Il Bollettino di Clio, ci riporta alla memoria un analogo quesito al quale cercò di rispondere Marc Bloch nel suo libro Apologia della storia o mestiere di storico. La risposta che lo storico proponeva in quel testo, diventato un classico della metodologia storiografica, era rivolta ai dotti e agli scolari e tuttavia non ha esaurito i termini del problema, se è vero come è vero che negli ultimi anni l’attenzione degli storici è ritornata sul tema.

Ci proviamo anche noi, in questo numero, a ragionare sulla utilità e inutilità della storia, alla luce dei mutamenti della società e delle forme della comunicazione storica, intrecciando problemi metodologici, esperienze didattiche e letture storiografiche.

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GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Marzo 21, 2021
Dalla Redazione

CALENDARIO CIVILE

IL RACCONTO DI UN POETA E NON SOLO: CARLO RAO
Oggi è il primo giorno di Primavera e singolarmente è anche la Giornata mondiale della poesia, adottata dall’Unesco nel 1999.
Nello stesso giorno del 1931 nasceva Alda Merina che così scriveva in alcuni suoi versi
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta…
Chissà che l’arrivo di questa stagione e il ricorso alla poesia non possano aiutarci ad alleggerire il pesante fardello di questi mesi.
Ma che cos’è la poesia? Come nasce nella mente di chi si fa carico del peso e della fatica lieve di portare alla luce il verso di una poesia?
Mesi fa mi venne in mente di porre queste domande ad un poeta, un amico, Carlo Rao, avendo cura di raccogliere i suoi pensieri che qui pubblico per la prima volta.
Isabelle
Ho un buon profumo
E bocca ardente di magnolia.
Che importa
Se mio padre era un cartomante?
Se mi credi,
per un fremito d’amore ti darò – oh sì – l’oblio.
Di Carlo Rao, Versi tratti da oh, anatole!, All’antico mercato saraceno, Treviso, 1988

“TRASMISSIONI”: UN EVENTO IN STREAMING SULLA CULTURA DIGITALE”

Febbraio 4, 2021
Dalla Redazione

E’ in corso a partire dal 4 febbraio l’evento “Trasmissione”: testimonianze, esperienze e azioni artistiche dedicate alla trasmissione del patrimonio e della memoria in epoca digitale.
L’evento è realizzato da AGO Modena Fabbriche Culturali, Uno spazio di dialogo tra sapere scientifico e sapere umanistico.
La manifestazione in streaming è aperta oggi alle 18.00 dall’incontro con il designer e storico americano Jeffrey Schnapp che si soffermerà sul tema “Libri e giornali ai tempi della digitalizzazione: come cambia il nostro modo di leggere (e pensare)” Segui lo streaming https://www.agomodena.it/it/livestreaming/
Gli incontri successivi avranno come protagonisti lo storico statunitense Robert Darnton e il filosofo Maurizio Ferraris, seguirà una conversazione sul futuro dei musei (con Martina Bagnoli, Riccardo Falcinelli, Gianfranco Maraniello) e un intervento di Adriano Prosperi su come mutano le modalità di registrazione della memoria.
Seguiremo con interesse l’evento e commenteremo i vari interventi.

IL BOLLETTINO DI CLIO N.14 SU EPIDEMIE E STORIA

Gennaio 22, 2021
Dalla Redazione

 

La pandemia Covid-19 è, come ogni altra pandemia, un fenomeno complesso, un groviglio di fattori biologici, sociali, economici, statistici, politici e culturali. Dagli inizi del 2020 ha sconvolto il nostro tempo e purtroppo non ha ancora cessato di percorrere il mondo così che i suoi effetti sono ancora lungi dal mostrarsi appieno.

Siamo lieti di annunciare la pubblicazione del numero 14 della rivista Il Bollettino di Clio sul tema Epidemie e Storia edito dalla nostra associazione e distribuita gratuitamente ai suoi soci.

Con questo numero del Bollettino, dedicato a Epidemie e Storia, non siamo perciò alla ricerca di risposte semplici né definitive alle molte domande che questo tempo ancora sospeso ci pone, ma intendiamo contribuire all’osservazione e alla riflessione sul fenomeno pandemia assumendone la complessità, muovendoci tra presente e passato con la collaborazione di esperte ed esperti di discipline diverse (storia, demografia, economia, storia della medicina, linguistica, storia dell’arte), per avere un quadro più ampio in senso diacronico e in riferimento al presente.

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APPUNTAMENTI DI AGGIORNAMENTO ON LINE PER I DOCENTI

Novembre 22, 2020
Dalla Redazione

AGENDA FORMAZIONE

Il Centro Didattico Veneto organizza ciclI di incontri formativi on line gratuiti su temi rilevanti per chi opera nel mondo della scuola oggi.
Il primo  ciclo “SCUOLA, PERSONA, AMBIENTE” si propone di approfondire, con insegnanti e formatori del nostro territorio, il ruolo delle emozioni nell’apprendimento, le potenzialità della didattica digitale e l’insegnamento della storia dell’ambiente.
I partecipanti avranno a disposizione una piattaforma digitale dedicata con materiali e forum di discussione per interagire con i relatori nei giorni successivi al webinar.
Ecco gli appuntamenti:
Giovedì 26 novembre (17.30-18.30)
A SCUOLA IN TEMPO DI PANDEMIA: IL RUOLO DI EMOZIONI E RELAZIONI
con la Dott.ssa Giulia Breda, psicologa e psicoterapeuta.
Iscrizioni entro il 24 novembre.
Giovedì 3 dicembre (17.30-18.30)
A DISTANZA RAVVICINATA. LA DIDATTICA DIGITALE ALLONTANA O AVVICINA?
con la Prof.ssa Anna Alemanno, docente di lettere e formatrice EFT.
Iscrizioni entro il 1 dicembre.
Giovedì 10 dicembre (17.30-18.30)
L’AMBIENTE NELLO STUDIO DELLA STORIA
con il Prof. Giuseppe Di Tonto, già docente di storia e redattore della rivista di didattica della storia “Il Bollettino di Clio ’92”
Iscrizioni entro il 7 dicembre.
Per ulteriori informazioni scrivi a formazione@centrodidatticoveneto.it oppure visita la pagina www.centrodidatticoveneto.it/eventi-in-programma

 

IN PIAZZA PER L’AMBIENTE E OLTRE

Ottobre 10, 2020
Dalla Redazione

Ieri, 8 ottobre 2020, i giovani sono tornati nelle piazze di 100 città italiane per parlare di ambiente e di clima ma anche per
“inchiodare le persone al potere di fronte alle loro responsabilità e al loro tradimento…Nonostante ci troviamo in una pandemia globale, la crisi climatica non si è fermata. Anzi, continua ad essere ignorata e trascurata dalle persone al potere. La crisi sanitaria – scrivono gli organizzatori – ci ha mostrato le contraddizioni dell’attuale sistema economico e sociale, e ci ha costretti ad affrontare la realtà ascoltando la scienza e trattando una situazione di emergenza come tale.”
L’iniziativa è stata promossa da Fridays for Future, un movimento internazionale di protesta, composto da giovani studenti e lavoratori che decidono di non frequentare le lezioni scolastiche o di scioperare per partecipare a manifestazioni in cui chiedono e rivendicano azioni atte a prevenire il riscaldamento globale e il cambiamento climatico.
Questi movimenti giovanili, diffusi nel mondo, trovano la loro ispirazione nell’azione di Greta Thunberg, la giovanissima attivista ambientalista svedese, affermatasi come leader in grado di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sui problemi climatici, e non solo, che affliggono il nostro pianeta.

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LA CANZONE NELLA DIDATTICA DELLA STORIA

Ottobre 3, 2020
Dalla Redazione

Ha senso proporre le canzoni popolari nello studio della storia? Possono essere giudicate un efficace strumento in una prospettiva didattica e pedagogica?

Questa riflessione trova il suo pretesto dopo la lettura dell’intervista concessa dal cantautore Francesco De Gregori al giornalista  Luca Valtorta sul numero 199 di Robinson, l’inserto culturale del quotidiano la Repubblica.

Nella bella intervista Valtorta cerca di far emergere tra le altre cose, il rapporto che l’autore ha con la storia analizzando alcuni  testi delle sue canzoni.

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JARED DIAMOND E IL SUO LIBRO SUL CONCETTO DI CRISI – 1

Agosto 17, 2020
Dalla Redazione

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Jared Diamond nel suo percorso di ricercatore si è occupato di fisiologia, biologia evolutiva e biogeografia. È considerato il massimo esperto mondiale della flora e della fauna della Nuova Guinea. Docente all’Università della California, è membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze americana.

Ha ricevuto il Premio Pulitzer per la saggistica nel 1998 per Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni. Sempre con Einaudi ha pubblicato Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere (2005), Il mondo fino a ieri. Che cosa possiamo imparare dalle società tradizionali? (2013) e Da te solo a tutto il mondo. Un ornitologo osserva le società umane (2015).

Sto leggendo, in questo tempo di pausa estiva, l’ultimo libro di questo autore, pubblicato per Einaudi nel 2019, dal titolo Crisi. Come rinascono le nazioni. Diamond è già da tempo noto al pubblico, in particolare per il volume Armi, acciaio e malattie, una sintesi magistrale, come recita il sottotitolo, di storia generale del mondo negli ultimi tredicimila anni.

In questo ultimo lavoro affronta il concetto di crisi inteso “come un momento di verità, un punto di svolta in cui la differenza fra la realtà che precede quel momento e la realtà che lo segue è molto più marcata che nella maggior parte degli altri momenti.” (pag. XIX) e lo fa usando un metodo comparativo e narrativo, esplorando alcune grandi trasformazioni che hanno interessato sette nazioni in epoca moderna. Di questa analisi di tipo storico mi occuperò nella seconda parte di questo intervento. In questa prima parte vorrei invece riprendere un altro aspetto dell’argomentazione di Diamond che colpisce per la sua originalità.

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IL BOLLETTINO DI CLIO N. 13 SULLA STORIA DELLA FAMIGLIA.

Agosto 1, 2020
Dalla Redazione

FamigliaCervi

La famiglia Cervi

Siamo lieti di annunciare la pubblicazione del numero 13 della rivista Il Bollettino di Clio edito dall’associazione insegnanti e ricercatori sulla didattica della storia Clio ’92.

Questo numero de Il Bollettino di Clio è dedicato alla storia della famiglia, un tema che riteniamo importante affrontare sia perché molti studiosi, non solo storici, negli ultimi decenni hanno utilizzato per le loro ricerche nuove fonti e nuovi schemi interpretativi, sia perché il dibattito pubblico sulla famiglia è, in Italia, oggetto di controversie etiche, scontri politici e conflitti ideologici che la scuola non può ignorare.

Il numero è stato progettato e realizzato prima, durante e dopo la fase più acuta della crisi pandemica del Covid-19 dalla quale, purtroppo, non possiamo dire di essere ancora usciti. Questo evento di portata planetaria, insieme ad un numero paurosamente alto di morti e di contagiati, ha avuto e continua ad avere effetti devastanti sull’economia, sull’occupazione, sulla scuola, sull’infanzia, sulle donne, sugli uomini, sugli anziani, sulla nostra vita quotidiana e quindi anche su quella struttura sociale che si suole definire con il nome famiglia.
Originariamente l’intenzione era quella di descrivere lo sviluppo e le trasformazioni della famiglia nel corso della storia fino ai giorni nostri. Ma poi, in relazione a quanto stava accadendo, abbiamo invertito la linea del tempo, partendo dal presente, per ricostruire a ritroso le trasformazioni della famiglia con la collaborazione di esperte ed esperti di discipline diverse (storia, sociologia, antropologia, demografia), per avere un quadro più ampio delle trasformazioni in senso diacronico e in riferimento al presente.

Hanno contribuito a questo numero (in ordine di presentazione): Chiara Saraceno, Maria Castiglioni, Gian Piero Dalla Zuanna, Cesarina Casanova, Daniela Lombardi, Marina Garbellotti, Ilaria Porciani, Angiolina Arru, Maurizio Quilici, Piergiorgio Solinas, Natalia Aspesi, Michelangela Di Giacomo, Chiara Petrucci, Silvia Ramelli, Anna Aiolfi.

L’intervista a Chiara Saraceno è stata curata da Giuseppe Di Tonto e Saura Rabuiti

Le recensioni sono state redatte da Ernesto Perillo, Livia Tiazzoldi, Saura Rabuiti.

La rubrica Spigolature è stata curata in questo numero da Gabriella Bonini

Anche questo numero della rivista è stato possibile per la disponibilità, la passione, la competenza che ciascuna delle persone coinvolte e a cui lo abbiamo chiesto hanno condiviso con noi a questo progetto. Siamo contenti di poterlo mettere a disposizione di studenti, docenti, ricercatori, che hanno come noi a cuore la storia e il suo insegnamento.

Direttore responsabile

Ivo Mattozzi

Redazione
Giuseppe Di Tonto
Vincenzo Guanci
Saura Rabuiti
Ernesto Perillo


Il numero può essere liberamente scaricato all’indirizzo web https://www.clio92.org/wp-content/uploads/2020/07/BollettinoNS26Luglio2020.pdf

28 GIUGNO 1914. L’ATTENTATO DI SARAJEVO E L’INIZIO DEL “SECOLO BREVE”

Giugno 26, 2020
Dalla Redazione

CALENDARIO CIVILE

Attentato di Sarajevo

Francesco Ferdinando, erede al trono austro-ungarico, in visita ufficiale insieme a sua moglie Sofia nella capitale della regione che nel 1908 era stata annessa da Vienna, sta sfilando con il corteo di auto per le strade di Sarajevo.

Il 28 giugno non era la data più giusta per una visita in Bosnia. I nazionalisti serbi ricordavano in quella giornata la storica sconfitta del 1389, in Kosovo ad opera dei Turchi, che avrebbe posto fine all’impero serbo e avviata l’integrazione nell’impero ottomano. La visita dell’arciduca veniva quindi considerata una provocazione dalle forze nazionaliste che si battevano contro la presenza degli austriaci nei Balcani e per l’indipendenza degli Slavi del Sud.

Per questo motivo l’associazione Mano nera, associazione nazionalistica non priva di contatti con il governo serbo ufficiale, che si batteva per la liberazione dal dominio straniero aveva deciso di organizzare un attentato tirrannicida.

Gli attentatori, sette per la precisione, erano schierati lungo il percorso. Tra questi Gavrilo Princip, un giovane studente che per una serie di coincidenze casuali fu consegnato alla storia come il responsabile principale dell’attentato. Tocco infatti a lui, dopo una serie di tentativi concitati andati a vuoto da parte dei componenti del gruppo, sparare i due colpi di pistola che ferirono a morte l’arciduca e sua moglie.

Questo episodio avrebbe messo in moto un processo che in brevissimo tempo avrebbe condotto alla dichiarazione di guerra alla Serbia e con la reazione di altri stati europei allo scoppio della prima guerra mondiale. Cominciava in quel momento, secondo l’interpretazione dello storico Eric Hobsbawm, il cosiddetto secolo breve (1914-1991): Il Novecento.

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STATI GENERALI: UN FATTO, UN FATTO STORICO O UN EVENTO?

Giugno 16, 2020
Dalla Redazione

PUBLIC HISTORY

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In questi giorni si discute diffusamente di Stati generali, quelli che il governo italiano ha promosso a Roma nelle meravigliosa Villa Doria Pamphili, alla presenza fisica o virtuale di autorità italiane ed europee, che dovranno discutere per più giorni sulle più opportune soluzioni per uscire dalla crisi che affligge l’Italia e non solo. Quello che è stato definito un evento.

Ma non è di politica che intendo parlare, piuttosto dell’uso linguistico della parola evento usata per questa occasione. Con tale termine il vocabolario Treccani definisce in senso storico un “avvenimento, caso, fatto che è avvenuto o che potrà avvenire” o secondo altre accezioni “manifestazioni di grande importanza che attirino il pubblico”. Altri significati del termine riguardano ambiti più specialistici come il diritto, la fisica o la scienza probabilistica.

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PERCORSI DI APPROFONDIMENTO: INSEGNARE STORIA – 5

Giugno 10, 2020
Dalla Redazione

LE FONTI

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La quinta lezione del percorso Insegnare storia è dedicata alle fonti storiche. L’autore parte dal concetto di tracce intese “come “la massa sterminata di “cose”, che è a disposizione di chi ha bisogno di informazioni sul passato”. Tali tracce grazie al lavoro dello storico si trasformano in fonti di informazioni e quindi in documenti a sostegno della ricostruzione storica. Attraverso molteplici attività pratiche e cognitive compiute dallo storico e descritte in questa lezione si arriva alla trasformazione delle tracce in fonti.

Di notevole interesse didattico è l’analisi che l’autore fa del differente approccio alle fonti così come si riscontra nei manuali scolastici nei quali “ogni riferimento alle fonti praticamente scompare dai testi storiografici” negando in questo modo ogni possibilità “critica dell’uso delle fonti e delle informazioni fatte dallo storico.”

Nei suggerimenti bibliografici non vanno trascurati alcuni testi, Vitali (2004) e De Luna (2004) che affrontano il tema delle nuove fonti per lo storico nell’era digitale.

Il testo è a cura di Ivo Mattozzi

Buona lettura

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MUSEI E PANDEMIA: DALL’INCONTRO VIRTUALE ALLA RIAPERTURA

Giugno 6, 2020
Dalla Redazione

MUSEI

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Museo Egizio di Torino

In questi mesi di lockdown generale a causa della pandemia si è parlato molto di musei e della sorte loro toccata. Quelle sale che negli ultimi anni si erano riempite di folle di visitatori improvvisamente sono state private del loro pubblico. Sono venuti a mancare i passi lenti da una sala all’altra, gli sguardi curiosi, interroganti, stupiti di meraviglia davanti allo spettacolo dell’arte; il brusio a volte anche fastidioso dei gruppi mal tollerati dai singoli. E’ venuto a mancare il museo inteso come luogo e sistema di relazioni tra le opere d’arte e il pubblico e tra lo stesso pubblico.

Anche per il museo, come per i luoghi di lavoro, la scuola, le stesse relazioni personali è stato utile, ancorché necessario fare ricorso alle tecnologie della comunicazione a distanza. E così anche i musei, in assenza di presenze, hanno accelerato il percorso di offerta digitale, nel tentativo di offrire un contributo alla situazione generata dal confinamento forzato in casa.

Non si può dire che ci si trovasse di fronte ad una novità assoluta ma, sicuramente, l’evento straordinario ha assunto una funzione catalizzatrice del fenomeno.  Si trattava di portare il museo nelle case e nelle scuole visto che non era possibile il percorso contrario.

Ma come si configura questa nuova offerta rivolta al pubblico impedito a recarsi nei luoghi museali?

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IL 2 GIUGNO, FESTA DELLA REPUBBLICA

Giugno 2, 2020
Dalla Redazione

CALENDARIO CIVILE

DISCORSI PRESIDENZIALI E IMMAGINI DEL PAESE

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La storia di questa data e di questa festa comincia il 2 giugno del 1946 quando la maggioranza di italiane e italiani (12 milioni e settecentomila) votarono nel referendum a favore della scelta repubblicana contro i 10 milioni e settecentomila che si erano espressi per la monarchia.

Piero Calamandrei, politico, accademico e tra i fondatori del Partito d’Azione così  commentava in quei giorni sul Corriere della sera:

…mai nella storia è avvenuton e mai ancora avverrà, che una Repubblica sia stata proclamata per libera scelta di popolo mentre era ancora sul tronoil re […] senza sommossa e senza guerra civile“.

Negli anni successivi e così fino ad oggi, giornata in cui si festeggia il 74° anniversario della nascita della Repubblica italiana, il 2 giugno, festa nazionale italiana con legge del 1949, è stato oggetto di “conflitti di memoria e dinamiche degli oblii” (Guido Crainz in Portelli 2017). Ripercorrere alcuni di questi passaggi attraverso i discorsi presidenziali e le immagini della realtà del Paese può essere utile e interessante dal punto di vista storiografico.

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PERCORSI DI APPROFONDIMENTO: INSEGNARE STORIA – 4

Maggio 29, 2020
Dalla Redazione

TEMATIZZARE

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L’oggetto di questa quarta lezione di Insegnare storia è la tematizzazione. Questa operazione va intesa in senso generale e relativamente ad un testo narrativo, come un modo di organizzare il flusso delle informazioni in modo da valorizzare alcune di esse, perchè possano essere percepite dal lettore come distinte, rilevanti.

Nella specifica scrittura  di un testo storico sono presenti elementi che vanno oltre la semplice narrazione e che permettono di comprendere la natura originale della scrittura storiografica. Tutte le scelte compiute dallo storico sono organizzate in funzione di questa operazione fondamentale che è la tematizzazione.

Essa consente di “individuare un pezzo di mondo, la vicenda di un uomo, o quelle comuni di tanti uomini: personali, politiche, culturali, istituzionali, economiche; un’idea, un movimento, dentro il mare infinito e mai quieto della storia”. (W. Deon 1997)

L’autore ci guida nelle diverse operazioni di questa importante fase della ricerca,  della scrittura storica, anche quella della manualistica scolastica, individuandone alcuni aspetti da tenere sotto osservazione e controllo come l’articolazione tematica, il cattivo uso dell’intermittenza tematica o di espressioni metaforiche nella titolazioni.

Nei suggerimenti finali un’indicazione di lavoro sulla tematizzazione relativa a testi di natura grafica come ad esempio le carte storiche tematiche

Il testo è a cura di Ivo Mattozzi

Buona lettura.

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TIME MACHINE EUROPE: BIG DATA E ANALISI DEL PASSATO

Maggio 22, 2020
Dalla Redazione

STORIA DIGITALE

IL PROGETTO DI UN MOTORE DI RICERCA EUROPEO SULL’ARTE E LA STORIA

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Un recente articolo di Carlo D’Elia pubblicato sulla rivista Wired (28 febbraio 2020) riporta la notizia dell’avvio del Progetto Time Machine, finanziato dall’Unione Europea, con lo scopo di realizzare un motore di ricerca capace di “accedere alle informazioni su persone e luoghi del passato”.  Musei, archivi storici e biblioteche lavoreranno nei prossimi anni alla digitalizzazione di documenti e libri. La successiva estrazione di masse di dati (Big Data), fino ad ora trascurati, rielaborati con le tecniche dell’intelligenza artificiale consentiranno “interpretazioni più ricche del nostro passato”.

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QUESTIONI DI GENERE. SIMONE DE BEAUVOIR

Maggio 19, 2020
Dalla Redazione

CALENDARIO CIVILE

Maggio 1949 – Esce a Parigi Le deuxième sexe di Simone de Beauvoir

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“Sono trascosrsi settant’anni da quando furono pubblicati, a poca distanza l’uno dall’altro, i due volumi del Secondo sesso di Simone de Beauvoir: fu una tappa essenziale della riflessione sulla condizione femminile(…) un atto radicale di denuncia, il manifesto di una lotta per l’emancipazione femminile che costituirà, nel corso di tutti questi decenni, un elemento portante, un punto di riferimento e una bandiera.”. Così ci ricorda questa data Julia Kristeva in un suo contributo del 2019 inserito nel Calendario civile europeo (Angelo Bolaffi, Guido Crainz, Donzelli, 2019).

La storia di questo libro, di questa donna, di questa intellettuale è un capitolo della storia della Francia e insieme un capitolo della storia di genere che merita di essere ricordata nel calendario civile, ben al di là dei confini francesi.

Ma chi era Simone de Beauvoir?

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PERCORSI DI APPROFONDIMENTO: INSEGNARE STORIA – 3

Maggio 11, 2020
Dalla Redazione

IL FATTO STORICO

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Il fatto storico è al centro della terza lezione di Insegnare storia. Che cos’è un fatto storico? Quali sono i criteri che lo distinguono da altri fatti del passato? Quel è la sua struttura? Come lo si configura in relazione ai contesti di riferimento? Qual è il rapporto tra il senso attribuito a quel fatto storico e il rapporto che lo storico ha con il suo presente?

Sono queste alcune delle domande alle quali l’autore cerca di rispondere in questa lezione con l’intento di creare una relazione tra le questioni di metodologia storica affrontate e la storia scolastica.

Altri storici si sono interessati di metodologia affrontando questi temi, più ristretto il numero degli studiosi che hanno cercato di mettere in relazione la metodologia storica con l’insegnamento della storia.

Il testo è a cura di Ivo Mattozzi

Buona lettura.

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PEAR DECK – PRESENTAZIONI DIDATTICHE INTERATTIVE PER LA GESTIONE DI UNA LEZIONE

Maggio 7, 2020
Dalla Redazione

STRUMENTI E SOFTWARE

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Oggi presentiamo uno strumento per la creazione di lezioni che, per le sue caratteristiche di interattività, mostra di essere di grande utilità per il docente che realizza attività didattiche digitali. Stiamo parlando di Pear Deck, un programma add – in di piccole dimensioni che può essere aggiunto a strumenti di presentazione come Google Slide e permette di usare funzionalità interattive per la gestione di un gruppo classe in presenza o a distanza.

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CALENDARIO CIVILE

Maggio 5, 2020
Dalla Redazione

CALENDARIO CIVILE

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Con questo post iniziamo una nuova rubrica dedicata al calendario civile. Il tema non è nuovo e si ripropone tutte le volte che qualche ricorrenza non condivisa fa discutere l’opinione pubblica.

In questa settimana abbiamo ricordato due date particolarmente significative della memoria e della storia italiana, il 25 aprile, festa della Liberazione italiana dall’oppressione nazi-fascista e il 1° maggio festa dei lavoratori. Ma ce ne saranno tante altre nel corso dell’anno da porre in evidenza, diventano sempre più numerose e rappresentano una sorta di mosaico della memoria laica, individuale e collettiva che si affianca ad altri calendari, come ad esempio quelli religiosi. Con questi ultimi non c’è contrapposizione, piuttosto con un calendario civile si vuole affermare, in modo autonomo, l’esistenza di un ciclo di ricorrenze laiche rispetto a quelle religiose. Tali date segnano la memoria di una comunità ristretta, di un popolo, di un continente o anche dell’intero pianeta e sono destinate a rimenere impresse nella memoria collettiva anche se non necessariamente condivise.

Ma come si scelgono le festività di un calendario civile? E soprattutto chi le sceglie? Continue Reading

PERCORSI DI APPROFONDIMENTO: INSEGNARE STORIA – 2

Maggio 2, 2020
Dalla Redazione

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IL PROCESSO DI COSTRUZIONE STORICA

Introduzione

In questo post iniziamo il corso vero e proprio. Affronteremo il tema del processo di costruzione della conoscenza storica, immaginando di seguire uno studioso nel suo percorso di ricerca.

Scopriremo il condizionamento su di lui esercitato dal suo rapporto con il presente e dalla rete di operatori cognitivi che influenza l’attività conoscitiva.

La costituzione del fatto storico, l’unità di analisi della storiografia, è la prima operazione messa in atto dallo storico che ci farà comprendere la differenza tra passato e conoscenza storica. Scopriremo altresì il movimento circolare di scambio che esiste tra passato e conoscenza storiografica.

Conosceremo infine gli elementi cardine che rendono possibile una tensione conoscitiva di tipo storiografico verso il passato, imparando a distinguere tra senso del passato e senso storico.

Il testo è a cura di Ivo Mattozzi

Buona lettura.

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IL 1° MAGGIO E LA STORIA DEL LAVORO

Aprile 29, 2020
Dalla Redazione

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Tra qualche giorno, il 1° maggio, ricorre la festa del lavoro e dei lavoratori, una ricorrenza da tempo entrata a far parte del calendario civile in un gran numero di Paesi, con alcune importanti eccezioni. Si festeggia il lungo cammino di lotte e di sacrifici per la conquista di alcuni diritti sul lavoro inalienabili, come quelli sanciti dall’art.23 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. 

Tali diritti hanno sicuramente migliorato la condizione dei lavoratori ma  le conquiste realizzate non valgono ancora per tutti, basterebbe pensare ai fenomeni di disoccupazione, alle diverse forme di lavoro nero e di sfruttamento minorile e alla sicurezza sul posto di lavoro. Tanto meno le possiamo considerare valide per sempre, perchè possono essere messe in discussione dalle modificate condizioni economiche e politiche.

Cè anche bisogno di riflettere, in questa giornata, soprattutto con le nuove generazioni, quelle che subentreranno nei prossimi anni ai loro padri,  sulle trasformazioni del lavoro, sulle nuove professioni e quindi anche sui nuovi diritti di cui avranno bisogno i nuovi lavoratori.

Come al solito, a cavallo tra Presente, Passato e Futuro cerchiamo in questo post di fornire utili indicazioni e risorse, digitali e non, per affrontare questo tema in un ambito storico più generale, quello della storia del lavoro.

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LA RADIO E I GIORNI DELLA LIBERAZIONE

Aprile 24, 2020
Dalla Redazione

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Alle 22.10 del 25 aprile 1945 Radio Milano diffondeva l’annuncio che l’Italia del Nord era libera. Lo sforzo e il coraggio di partiti e movimenti antifascisti si traduceva nel progetto di una nazione che voleva voltare pagina. Abbiamo già pubblicato un post sul 25 aprile alcuni giorni fa. Oggi vorremmo parlare di un altro argomento, poco trattato dalla storiografia e ancor meno nella manualistica scolastica e quindi nell’insegnamento: la comunicazione radiofonica.

In quella che fu definita dagli storici una “guerra di liberazione”, il contributo della radio o per meglio dire delle radio libere, nel loro sforzo di accompagnare la lotta di liberazione italiana dal 1943 al 1945, forse non ancora debitamente valutato dagli storici, si rivelò di notevole importanza.

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M9 – PER UN NOVECENTO DIVERSO AL MUSEO

Aprile 20, 2020
Dalla Redazione

M9

Oggi parliamo di questo museo di Mestre (VE), l’M9. Certo, di questi tempi, è un po’ complicato pensare di andare a visitare un museo, semmai anche un po’ distante dal luogo di provenienza. Ma questo periodo dovrà pur finire e dovremo ritornare a vedere cose interessanti, a fare cose diverse dal solito. Ecco, M9 offre, a mio parere,  queste possibilità.

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Public History

Agosto 29, 2022
Dalla Redazione

INTERVISTA A SERGE NOIRET DELLA RADIO TELEVISIONE SVIZZERASi è discusso molto in questi ultimi anni di public history: libri, convegni, corsi universitari, master post universitari hanno contribuito a diffondere questo nuovo filone della storiografia che tanto interesse e seguito riscuote tra i lettori di storia e tra i ricercatori italiani e stranieri.

In Italia il merito maggiore di questo successo va attribuito all’AIPH (Associazione Italiana di Public History) nata nel 2016 per promuovere il dibattito nazionale e internazionale tra i Public Historians.

In occasione della Conferenza regionale della Public History in Piemonte, svoltasi al Polo del ‘900 il 7 maggio 2018, è stata presentata e discussa pubblicamente la bozza del Manifesto della Public History italiana.

Recentemente la Radio Televisione Svizzera ha intervistato il Presidente dell’AIHP Serge Noiret  per un aggiornamento sui temi della Public History. L’intervista curata dalla giornalista Daniela Fabello pone domande sulle principali problematiche di questa nuova forma di storia e Noiret, con estrema efficacia, risponde parlando dell’origine della Public History e dei bisogni dai quali nasce, del rapporto con la storia accademica, della contaminazione tra presente e passato che la Public History sostiene, del nuovo profilo del public historian e delle differenze con la figura dello storico tradizionale e infine della Public History come atto di resistenza alla storia narrata ufficiale.

Un’occasione da non perdere.

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